Giustizia

La pace vera passa dalle opere di giustizia e dalle scelte di comportamento di ognuno di noi; per questo servono studio, impegno, lavoro, una buona dose di coraggio e di fede! 

Credere fino in fondo che il cambiamento è nelle nostre mani. Quando ero giovane, rimasi incantato dalle parole di Frére Roger, fondatore della comunità di Taizé. Lui disse che bastava un pugno di giovani per cambiare il corso della storia di una città, di una nazione, in definitiva del mondo. Era una persona credibile, io solo un ragazzo, ma lo presi alla lettera. La storia dell'Arsenale della Pace in fondo iniziò in quel momento. Anche la nostra epoca ha bisogno di un pugno di buoni cristiani, buoni musulmani, buoni ebrei, buoni credenti e non credenti, decisi a cambiare la storia con la concordia, la comprensione reciproca, il rifiuto della violenza. Cominciamo da qui! (intervista a Ernesto Oliviero - Avvenire 6 ottobre 2020).    

La giustizia à frutto del lavoro paziente di artigiani appassionati della vita che si spendono e si sono spese per chi vive in situazioni di difficoltà e di bisogno. 

Vogliamo ricordare qui solo alcuni di questi artigiani della pace che non saliranno gli onori degli altari e neppure verranno insigniti di chissà quali onorificenze ma che per noi rappresentano un esempio di giustizia e di pace perché hanno avuto il coraggio di lasciare tutto e partire.      

Don Maurizio Devicenzi che col suo stile di vita ha saputo essere testimone credibile del Vangelo e che per tanti di noi è stato esempio di vita cristiana. Don Cesare Castelli che per vent'anni si è speso nel suo Malawi. Padre Carlo Ubbiali che ha dato la vita per gli Indios Guajà, Don Francesco "Cechino" Nisoli che in Brasile ha promosso per anni il progetto "Riconciliazione e Perdono" a fianco dei carcerati e successivamente nelle diverse comunità di Gioania. Padre Tobia Corna per anni infaticabile missionario in Africa con i Padri Saveriani e successivamente in Messico. Monica Corna volontaria del VIS che da 18 anni collabora nel Centro Salesiano don Bosco a Goma in Congo a fianco dei bambini. Don Giovanni Fiocchi che per due decenni ha lavorato spendendo ogni energia per il popolo albanese nella comunità di Puke dando vita ad una realtà dimenticata. Marco Ruggeri che per anni si è speso come operatore incaricato per la pastorale nel carcere di Cremona ed è tuttora impegnato nel progetto de la Isla de Burro con un programma di Terapia Assistita con gli Asini per le persone che vivono fragilità sociali, fisiche e psichiche. Marco Aresi volontario in Bolivia dal 2002 impegnato a fianco di Padre Sperandio Ravasio per il progetto educativo di formazione professionale promosso dal Celim di Bergamo. Giovanna Moretti impegnata da anni con l'associazione Kisedet con il Gruppo Tanzania o.n.l.u.s.  

E infine le migliaia di volontari che a loro modo e nelle nostre comunità vivono da artigiani della pace, persone semplici, giovani e adulti che si impegnano senza riconoscimenti, sporcandosi le mani e pagando di persona.                                                                                                                                   

"Anche se gli uomini chiudono il cuore, il cielo mette nell'ineffabile inno delle creature la sua nota eterna"

don Primo Mazzolari

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia